Si tratta della più antica scuola pubblica nissena, poiché è stato il primo edificio cittadino costruito per essere destinato, specificatamente, a questo utilizzo. Nei periodi In precedenti le aule scolastiche erano state sempre allocate in ex strutture pubbliche o ex strutture religiose.
Il plesso è ubicato in Viale regina Margherita, nella zona antica della città che comprendente i quartieri San Giuseppe e Provvidenza, la parte superiore di via Niscemi e la zona tra la stazione ferroviaria e gli edifici dell'ex Posta centrale di piazza Marconi.
L'edificio consta di un pianoterra, di un primo e un secondo piano sopraelevati, con copertura e terrazzo. Alla struttura originaria, neoclassica e austera, realizzata tra il 1915 e il 1919, è stata aggiunta, nel dopoguerra, l'ala centrale da adibire a refettorio e cucine. Il primo anno scolastico attivato nell’edificio fu presumibilmente il 1922/23.
Nel 2003 l'Ufficio tecnico del Comune ha avviato alcuni lavori di ristrutturazione nell'edificio e, temporaneamente, le classi e gli uffici sono stati trasferiti presso la scuola primaria “L. Sciascia”, per poi tornare nella sede originaria.
Il plesso "Angeli" è ubicata nel nucleo più antico della città, il cosiddetto borgo arabo (forse di origine bizantina), che sorge sulla collina di fronte al Castello di Pietrarossa, ossia il quartiere San Francesco, impropriamente detto “Quartiere Angeli”, per la presenza del vicino cimitero monumentale degli Angeli e la chiesa di Santa Maria degli Angeli. L’edificio scolastico è stato costruito tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 al centro del quartiere che, fino ad allora, risultava essere uno dei più popolosi; infatti la quasi totalità della popolazione abitava nei quattro quartieri formati dall’incrocio delle due vie principali Corso Umberto e Corso Vittorio Emanuele.
È una struttura luminosa, adeguatamente spaziosa, costituita da due elevazioni fuori terra a copertura piana, dotata di un ampio cortile, di aule didattiche e laboratori, di un’aula multimediale, di un’aula psico-motricità e di un’aula magna, inoltre ospita tutti gli uffici di presidenza e segreteria, rappresentando la sede centrale dell’Istituto scolastico “Vittorio Veneto”.
Il plesso è storicamente la seconda scuola statale edificata a Caltanissetta, dopo il plesso San Giusto. E’ stata aperta alla sua attività nel 1935, ma durante il secondo conflitto mondiale è stata adibita a sede della Croce Rossa Italiana, periodo in cui, però, a causa di ripetuti bombardamenti da parte delle forze aeree anglo-americane, nell’estate del 1943, in contemporanea ad altri edifici facenti parte del patrimonio architettonico della città, è stata distrutta quasi completamente, per poi essere ricostruita nell’immediato dopo guerra, tornando ad ospitare la scuola elementare e riprendendo le normali attività didattiche tra il 1949 e il 1950. Nel 1992 il fabbricato è stato nuovamente ristrutturato e nel 1996, in seguito alla chiusura della scuola media Luigi Monaco, ne ha ospitato le classi, acquisendo la denominazione di Istituto “Pietro Leone”. Negli anni successivi, la popolazione scolastica ha subìto un calo consistente, in seguito al quale il plesso ha perso la sua autonomia per essere annesso alla scuola media Luigi Capuana e in seguito, specificatamente, in occasione del dimensionamento scolastico del 2010, il plesso è stato annesso alla scuola Media Pietro Leone che aveva la sua sede in via Lombardo Radice, venendo a far parte, quindi, dell’istituto Comprensivo “Pietro Leone”. Nell’anno scolastico 2019-20 un nuovo dimensionamento accorpa il plesso “S. Lucia” al nostro istituto comprensivo. Al momento, sono in fase di realizzazione, ammodernamenti della struttura, per dotarla, principalmente, di laboratori di arte e musica.
Sul monte San Giuliano, zona archeologica e significativamente panoramica, che ospita il monumento al Redentore, eretto in occasione del Giubileo del 1900, su progetto dell’architetto Ernesto Basile, è ubicata la Scuola dell’Infanzia “C. Collodi”. Inserita in un contesto residenziale periferico, la struttura, molto confortevole, è dotata di aule didattiche, sala mensa, cucina, bagni, ampi spazi esterni e accoglie un’utenza eterogenea.
Nell'ultimo decennio del XIX secolo, l'80% dell'occupazione mineraria italiana era concentrata in Sicilia, per la quasi totalità dedita
all'estrazione dello zolfo. Nel 1892 il settore occupava 33 mila persone e faceva della Sicilia il primo produttore mondiale di zolfo.
Sotto il regime di Mussolini, negli anni quaranta, si decise di stanziare gli zolfatai nelle vicinanze del proprio posto di lavoro e, per questa ragione, data la distanza del bacino minerario della Valle dell’Imera, a circa 4 km da Caltanissetta, sorse il Villaggio Santa Barbara, il più grande dei villaggi progettati in Sicilia dall’Istituto Fascista per le Case Popolari, che furono destinati ai minatori e alle loro famiglie.
Inizialmente fu denominato “quartiere Capinto”, dal nome di in tecnico minerario morto sul lavoro e negli anni Cinquanta mutò il suo nome nell'odierno "villaggio Santa Barbara" in onore della santa protettrice dei minatori , ma localmente ci si continua a riferire al villaggio con il nome di "Terrapelata".
Le prime abitazioni furono costruite nel 1940 circa, ma il villaggio fu completato nel 1952, a causa dei rallentamenti determinati dagli eventi bellici e in seguito ampliato tramite la costruzione da parte dell’Istituto Autonomo Case Popolari, di alcune palazzine e altre da parte di privati.
La zona presenta una notevole peculiarità geografica, poiché sono presenti le “Maccalube”, cioè vulcanelli di argilla che impediscono la vegetazione. A tal proposito, nel corso del tempo, sono state registrate numerose esplosioni naturali che hanno provocato fuoriuscita di materiale argilloso e determinato il dissesto di alcuni edifici civili, industriali, di muri di sostegno, di piazzali, etc.
La struttura è stata realizzata in epoca immediatamente successiva a quella della Scuola media. La scuola è composta da due sezioni eterogenee che lavorano a classi aperte. Le sezioni funzionano con tempo a 40 ore e usufruiscono del servizio mensa. Nell'anno scolastico 2018-19 é stato intitolata a Felicia Bartolotta Impastato. Questa intitolazione è stata fortemente voluta dall’Associazione “Onde
donneinmovimento”, nella consapevolezza che dedicare scuole ma anche strade e piazze alle donne serve a favorire non solo un processo di riconoscimento ma anche di conoscenza della storia delle donne che hanno fatto il nostro Paese. E, senza dubbio, Felicia Bartolotta è un esempio di coraggio, determinazione e tenacia che ha dimostrato nel percorso affrontato per giungere all’accertamento della verità sul brutale omicidio del figlio Giuseppe (Peppino) Impastato.
Nel 1955 fu costruito l'edificio della scuola elementare, che per i dissesti idrogeologici dell'area di Terrapelata dove sono presenti le cosiddette "Maccalube", è stato chiuso per lavori di consolidamento e riqualificazione dal 2008 all'anno scolastico 2016 – 17, quando è stato riconsegnato alla fruizione col nome di plesso “E. De Amicis”. La struttura è stata realizzata su due piani, terra e primo. E’ dotata di larghi corridoi, aule luminose, laboratorio informatico, ampio cortile e portico. Recentemente, l’Amministrazione Comunale ha comunicato che il plesso in questione sarà presto intitolato a Rita Borsellino, figura emblematica come quella della sorella del giudice Borsellino, che ha sempre stimolato i giovani a sviluppare la cultura della legalità.
Nel 1973 è stato realizzato l'edificio per la scuola media unica, che in origine era un Istituto autonomo intitolato al senatore Arcangelo Russo, noto uomo di cultura nato nella vicina San Cataldo e morto nel 1975, professore di lettere, preside, pedagogista e politico attivamente impegnato per lo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno e della Sicilia interna, oltre che sui problemi dell’educazione e sull’adeguamento legislativo della riforma della scuola media e dell’istruzione professionale. In seguito ai vari accorpamenti susseguitisi nel corso degli anni, questa scuola media è stata assegnata all’Istituto Comprensivo “Vittorio Veneto”. La struttura consta di un piano rialzato e un primo piano. E’ dotata, oltre che delle aule didattiche, di sala professori, di un laboratorio informatico, di una grande palestra, di un’aula
magna e di un ampio cortile.